Stando agli ultimi dati elaborati e diffusi dall’Osservatorio del mercato immobiliare – Agenzia delle Entrate, le compravendite nel settore residenziale sarebbero cresciute ancora, nel primo trimestre 2019, prolungando un trend di espansione che dura dal 2014.
Più nel dettaglio, il report tendenziale sottolinea come il tasso di crescita sia stato dell’8,8% nella primissima parte d’anno, in leggero rallentamento a quel + 9,3% che aveva contraddistinto l’ultimo quarto del 2018, e con un dato destagionalizzato del numero di transazioni ai massimi livelli dall’inizio della serie storica del decennio.
Aree territoriali
Per quanto attiene una suddivisione dei dati per aree territoriali, il Nord Est e il Centro sono le due macro zone con il più alto tasso di crescita delle compravendite (+ 11,8% e + 10,7%). Pur in singola cifra (+ 9,6%), anche il Nord Ovest – dove si concentra il 35% del mercato nazionale – porta in dote uno sviluppo particolarmente consistente, mentre sono sicuramente più attenuati i ritmi di crescita nel Sud (+ 4,8%) e nelle Isole (+ 3,3%).
Comuni capoluogo e non capoluogo
Poche differenze sembrano sussistere tra i comuni capoluogo e i comuni non capoluogo. Il loro tasso di crescita è infatti sostanzialmente analogo (+ 8,7% e + 8,9%), pur con qualche differenza più apprezzabile a seconda delle varie macro zone: nel Sud, ad esempio, si ha l’unico tasso negativo a livello territoriale, con un passo indietro dello 0,4% nei comuni capoluogo.
Classi dimensionali
In termini di superficie, si rileva un andamento differenziato tra il Centro Nord del Paese, e il Sud e le Isole. Nella parte centro settentrionale della Penisola, infatti, tutte e tre le macro aree hanno tassi negativi, compresi tra – 0,2% e – 0,9%. Al Sud e alle Isole, invece, il tasso di sviluppo è positivo per + 1,3% e + 1,7%: il bilanciamento tra le due opposte evoluzioni fa sì che la superficie media a livello nazionale rimanga sostanzialmente stabile.
Mutui
Attingendo dal patrimonio statistico del collegato Sondaggio congiunturale del mercato delle abitazioni in Italia, rileviamo come il mutuo ipotecario continui a finanziare la maggior parte degli acquisti, con una presenza pari al 78,1%. Il loan-to-value medio (ovvero, l’importo finanziato in relazione all’importo del valore di compravendita dell’immobile) è oggi pari al 74,1%.
Attese degli agenti immobiliari
Concludiamo infine con un rapido sguardo alle attese degli agenti immobiliari, sempre più confortanti in relazione al loro mercato di riferimento: l’OMI sottolinea in tal proposito che il saldo tra i giudizi espressi favorevolmente e i giudizi sfavorevoli è salito al 17,4% contro il 9,0% dell’ultima rilevazione.
Anche le aspettative sull’evoluzione del mercato immobiliare nazionale nel trimestre in corso sono state improntate a un maggiore ottimismo, tanto che la quota di agenzie che si attendono un peggioramento delle condizioni è calata dal 10,3% della precedente rilevazione all’attuale 6,1%.
Positivo, infine, l’andamento degli incarichi a vendere, con il 9,7% delle agenzie (ex 9,0%) che nel trimestre hanno segnalato un incremento di tale attività. Risulta invece più prudente l’evoluzione delle manifestazioni di interesse all’acquisto.
aidaimmobiliare
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