
Via libera della Regione Emilia Romagna al nuovo bando per le giovani coppie, l’atteso programma regionale con cui l’ente desidera soddisfare in modo più efficace la domanda di abitazioni da parte dei giovani nuclei familiari e, di contro, favorire anche il recupero del patrimonio edilizio esistente mediante un riconoscimento di maggior favore alle operazioni di ristrutturazione immobiliare.
Acquisto prima casa
Nell’edizione 2018, la Regione Emilia Romagna ha creato due linee di intervento distinte, mettendo a disposizione ben € 15.000.000!
Linea 1
E’ relativa alla qualificazione del patrimonio esistente e prevede che i costruttori richiedano alla regione il contributo per recuperare/riqualificare immobili esistenti; il contributo ottenuto sarà poi scontato al cliente in fase di acquisto.
Prevedono contributi a fondo perduto fino a 20.000 €.
Potrà essere aumentato a 25.000 € nel caso in cui l’immobile sia frutto di una riqualificazione di un edificio preesistente.
Linea 2
Contributi a fondo perduto per chi acquista un immobile nuovo da impresa e in pronta consegna, tra quelli messi a disposizione dai costruttori.
Prevedono contributi a fondo perduto fino a 35.000 €
Beneficiari potenziali
Il nome completo del bando è “Giovani coppie e nuovi nuclei familiari”, quindi lo spettro dei potenziali fortunati che potranno godere di questo contributo si amplia.
- Giovani Coppie – Coppie (coniugi, nubendi, conviventi o da persone intenzionate a convivere) in cui almeno uno dei due componenti la coppia non abbia compiuto 40 anni;
- Single – Persone singole che non abbiano compiuto 40 anni di età (vedovo/a, separato/a, divorziato/a, celibe, nubile) anche se attualmente fanno parte di un altro nucleo familiare (ad esempio vivono con i genitori);
- Genitori soli – Un solo genitore (vedovo/a, separato/a, divorziato/a, celibe, nubile) che non abbia superato i 45 anni di età con uno o più figli coresidenti e fiscalmente a carico (anche al 50%);
- Famiglie numerose – quelle nelle quali almeno uno dei due genitori non abbia superato i 45 anni di età e nei quali siano presenti almeno tre figli coresidenti e fiscalmente a carico, dei quali almeno uno minore di anni 18;
- nuclei sottoposti a procedure di rilascio dell’alloggio per ragioni diverse dalla morosità – quelli in possesso del provvedimento di sfratto esecutivo;
- nuclei assegnatari di un alloggio di edilizia residenziale pubblica – quelli per i quali sia stata dichiarata la decadenza per superamento dei limiti di reddito;
Per le operazioni di acquisto della prima casa la Regione stanzia 10,5 milioni di euro, con quota prevalente rispetto al plafond totale di 15 milioni di euro del programma “Una casa alle giovani coppie”.
L’obiettivo è quello di erogare contributi tra 20 e 25 mila euro, che andranno a “scontare” il prezzo di vendita degli alloggi: potranno divenire principali beneficiari di tale contributo le giovani coppie, anche se il bando è in verità aperto anche a nuclei familiari composti da una sola persona o famiglie monoparentali con più di tre figli (e almeno uno sotto i 18 anni) nei quali un genitore abbia meno di 45 anni. Affinché si possa accedere al contributo è inoltre necessario che il reddito Isee del nucleo familiare sia compreso tra 41 e 55 mila euro.
Per poter beneficiare del contributo, infine, è necessario che la scelta della prima casa da acquistare sia ricondotta all’interno del patrimonio messo a disposizione dalle cooperative e dalle imprese che hanno presentato apposita domanda alla Regione.
Ristrutturazione
Il sostegno alle attività di ristrutturazione viene invece elaborato a valere su un investimento di 4,5 milioni di euro, con la finalità di migliorare la qualità architettonica e l’efficienza sismica ed energetica degli edifici esistenti.
Anche in questo caso, cooperative e imprese di costruzione che hanno presentato apposita domanda potranno cedere a coppie sposate e non, persone singole e famiglie con i requisiti di cui sopra (l’età massima di un genitore è in tale ipotesi pari a 40 anni), il proprio immobile a fronte di uno “sconto” fino a 35 mila euro per ogni alloggio.
Oltre a un contributo evidentemente più generoso, tale attività sul recupero del patrimonio edilizio può prevedere un periodo di locazione di otto anni, a precedere la compravendita: si tenga in tal proposito conto che alla fine del periodo di affitto l’alloggio deve essere ceduto allo stesso prezzo al quale era stato offerto originariamente, e che l’elenco degli immobili in ristrutturazione non è ancora disponibile, ma lo sarà entro la fine del mese di luglio.
Rammentiamo infine che per entrambe le linee di intervento (acquisto e ristrutturazione) il valore degli alloggi non può eccedere i 300 mila euro per i comuni che risultano essere capoluoghi di provincia o che hanno più di 50 mila abitanti, e 250 mila euro per tutti gli altri comuni. I benefit sono inoltre rivolti ai soli cittadini italiani, dell’Unione europea, extraeuropei, purché in possesso di regolare permesso di soggiorno almeno biennale e di un lavoro, fermo restando che almeno un componente della famiglia deve essere residente o svolgere la propria attività lavorativa in un comune dell’Emilia-Romagna.
Maggiori informazioni sulla sezione specifica delle Politiche abitative della Regione Emilia Romagna.
aidaimmobiliare
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